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MURICE O RAGUSA - Bolinus Brandaris -Murex Brandaris
Descrizione:
Il murice è un mollusco gasteropode che assomiglia ad una grossa lumaca, con una
conchiglia robusta ornata di spine dalla forma inconfondibile, simile ad una
clava.
Possiede un’ampia apertura ovale con labbro sottile e dentellato.
L’opercolo è corneo e spesso; la colorazione esterna varia dal giallo al bruno,
l’apertura dal giallo all’arancio, il corpo è bruno, talvolta striato di nero.
Le dimensioni medie del murice si aggirano attorno ai 5-7 cm.
È carnivoro, si ciba di organismi morti e di molluschi, in particolare di
ostriche e patelle, delle quali perfora il guscio secernendo una sostanza acida.
Esistono due specie di murici, entrambe commestibili anche se di sapore diverso,
una con sifone lungo e spine e l’altra di colore ancora più scuro, fino al bruno
rossiccio, con sifone corto e senza spine.
Dove vive:
Il murice è comune in tutto il Mediterraneo, in particolare in Alto Adriatico;
vive su fondali fangosi in colonie molto numerose fino a 100 m di profondità.
In primavera attacca le uova a scogli e rocce sommerse, in straordinarie
quantità , racchiuse in nidamenti che erroneamente vengono chiamati “spugne”.
Di questi nidamenti i pescatori si servono per catturare altri molluschi,
adagiandoli in nasse calate sul fondo: su questi i murici si recano per
aggiungere altre uova e possono essere catturati facilmente.
Sono molto numerosi alla base delle palificazioni degli allevamenti di mitili,
di cui si cibano.
Come si pesca: Il murice
viene pescato con reti da traino in particoare in Alto Adriatico e ne Golfo di
Manfredonia, possono essere catturati, talvolta in gran numero, nelle reti da
posta, nelle quali, spesso incappano nel tentativo di cibarsi dei pesci
ammagliati nella rete.
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