CALAMARO - Loligo vulgaris


Nome Inglese: EUROPEAN SQUID
Nome Francese: ENCORNET
Nome Spagnolo: CALAMAR
Descrizione: calamaro è un mollusco cefalopode dal corpo allungato a forma di cono, sul dorso in posizione laterale si trovano due grandi pinne triangolari, inserite su oltre la meta' del corpo, che nell’insieme formano un rombo, la testa sporge dal mantello con gli occhi ricoperti da membrana cornea, dieci tentacoli di cui due lunghi tentacoli retrattili con quattro file di ventose e otto tentacoli più corti, non retrattili e con due file di ventose, colore lattiginoso con sfumature dal rossiccio-rosato al bruno. 
La conchiglia è interna e viene chiamata gladio, per via della sua forma.
Il colore è rosa-violaceo, con punti più scuri bruno rossicci. Può raggiungere una misura di 30-40 cm è più comune attorno ai 15 cm.
Spesso il calamaro viene confuso con il totano, si può facilmente riconoscere osservando le pinne, nel calamaro coprono metà della lunghezza totale del mantello, nel totano si trovano inserite all’estremità inferiore.
Riproduzione: Specie ovipara, la deposizione ha luogo quasi tutto l'anno, in particolare all'inizio della primavera e dell'autunno.
Area di Pesca: Mediterraneo; presente anche nell'Atlantico orientale, dal Mar del Nord a sud del golfo di Guinea. Specie pelagica presente normalmente tra i 20 e i 250 metri di profondita'. Lungo le coste atlantiche del centro e nord America è diffusa la specie Loligo pealei, nei mari asiatici è presente la specie Loligo japonicus. Da annoverare infine la specie Loligo forbesi presente anch'essa nel Mediterraneo. Si conoscono oltre 20 specie appartenenti alla famiglia dei Loligo. La zona di maggior produzione di calamari si trova nell'Atlantico all'altezza della Patagonia.

Antonio Raffone