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CERNIA - Polyprion americanus IL Pescatore Sportivo, può catturare, un solo esemplare di Cernia al giorno a qualunque specie appartenga (Dpr 1639/68) Si tratta della Cernia di Fondale, ma nel DM 27 marzo 2002, ossia il DM, dove vengono indicate le denominazioni delle specie ufficiali, in commercio in Italia, viene indicata al n° 237, come Cernia o Dotto, che in effetti non dovrebbe essere corretto. Nomi dialettali: Cernia è funnal, Cernia Bruna, Cernia di Rena, Cernia di Scoglio, Cernio, Dottu, Lucerna, Luxerna, Pampanotto, Scarpena de Salvadega, Scarpena de Sasso, Cerniola. Taglia Minima: 45 cm (Regolamento CE n. 1967/2006) - Taglia Massima: 200 cm Descrizione: Corpo tozzo, robusto. Testa massiccia. Bocca molto ampia con mandibola molto prominente. Presenza sull’opercolo di una cresta ossea disposta longitudinalmente, appuntita all’ estremità posteriore. Preopercolo con margine denticolato. Pinna caudale con margine tondeggiante. Colorazione: Grigio - brunastra, spesso con marmoreggiature più scure; presenza di marezzature biancastre nei soggetti più giovani; pinna caudale listata di bianco Distribuzione: Mediterraneo: specie presente nel bacino occidentale. Atlantico orientale: specie variamente frequente, presente dalla Norvegia all’ Angola. Atlantico occidentale: specie presente lungo le coste dell’ America del Sud (Argentina) e del Nord (da Terranova al nord - est degli Stati Uniti). Indo - Pacifico: specie segnalata in alcune località (probabile la sua presenza nelle acque dal Capo di Buona Speranza al Natal) Valore Commerciale: Specie molto pregiata sui nostri mercati. Commercializzata fresca o congelata. |
Antonio Raffone |