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RICCIO DI MARE - Paracentrotus Lividus
Taglia Minima: 7 centimetri, di diametro, compresi gli aculei. (DM 12.01.1995)
VIETATA LA PESCA: Nei mesi di maggio e giugno (DM 12.01.1995)
Per la Regione Sardegna, esiste una propria normativa, Decreto 1967/2013, che comunque si riconduce alla normativa Nazionale.
Il pescatore sportivo: Non può catturare più di 50 esemplari e solo in apnea SENZA ALCUN ATTREZZO.
Il pescatore professionista: Può catturare al massimo 1.000 esemplari al giorno.
Descrizione: il corpo ha la forma all'incirca sferica ed è completamente rivestito da una serie di piastre calcaree, che formano una corazza rigida, su cui sono inseriti gli aculei.
Curiosa caratteristica è quella di ricoprirsi con pezzi di alghe, sassi e conchiglie che trattiene con gli aculei e i pedicelli.Il colore varia dal marrone scuro al rossiccio, giallognolo, nero, per la presenza di un pigmento detto spinocromo".
Il riccio di mare si sposta per mezzo dei "pedicelli ambulacrali", tubicini a fondo cieco che, riempendosi di acqua, si allungano e si induriscono, consentendo il movimento dell'animale.
Con la bocca, composta da denti molto aguzzi e robusti di sostanza calcarea, si nutre prevalentemente di alghe, che raschia dalle rocce, e di foglie di Poseidonia oceanica.
La specie è commestibile e in molte regioni del Mediterraneo si consumano di norma crude, le gonadi, che possiedono una vivace colorazione rosso corallo e arancio nelle femmine e giallognola nei maschi.
Ambiente: il riccio fa parte della fauna di scogliera, dove vive nei bassi fondali, fra le coste, fino a 80 metri di profondità.
Antonio Raffone