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Il vento:
Vedere la scala BEAUFORT, dal sito di Wikipedia
Il vengo soffia dalle zone di alta pressione verso quelle di bassa pressione. La sua intensità (velocità) viene espressa in nodi. Il nodo equivale ad un miglio nautico all'ora (1852mt/h). Ad influenzare la velocità del vento concorrono la differenza di pressione tra le zone e la loro distanza. L'intensità del vento è direttamente proporzionale alla differenza di pressione tra due zone e inversamente proporzionale alla loro distanza.
Lo strumento con cui la velocità del vento viene misurata è l'anemometro.
I venti vengono classificati in:
- dominanti (alisei, venti polari);
- stagionali (monsoni);
- locali (brezze);
- ciclonici.
Venti locali o brezze:
- durante la notte: la terra è più fredda del mare, così si originano venti dalla terra al mare definiti "brezza di terra";
- di giorno: la terra è più calda del mare e le brezze spirano dal mare alla terra originando la"brezza di mare".
La brezza di mare è semprepiù forte di quella di terra.
La direzione e il verso di provenienza del vento, come riportato nella rosa dei venti, ne determinano il nome.
In base alla zona geografica, i venti più presenti sui mari e le coste italiane, sono:
Tramontana:
E' il vento del nord che proviene dalle regioni polari, è freddo e umido in Germania ed è freddissimo e secco nelle regioni italiane.
E' un vento che spira a raffiche, di solito porta tempo asciuttto, cielo sereno e visibilità ottima. Assume vari nomi (Aquilone e Buriana), secondo le regioni. Il più noto è la Bora che soffia da E-NE sul Golfo di Trieste, specie nei mesi invernali.
Grecale:
Vento da NE con leggere variazioni dei provenienza. E' un tipico vento invernale: è freddo e asciutto e deve il suo nome al fatto che gli antichi navigatori del Mediterraneo centrale ritenevano che provenisse dalla Grecia. Porta tempo buono e cielo sereno. Come la Tramontana anche il Grecale spira a raffichie.
Levante:
Vento fresco che spira da E, di debole intensità, nel Tirreno di solito preannuncia l'arrivo di perturbazioni da Scirocco. E' un vento invernale che nel Mediterraneo è accompagnato da pioggia e da tempesta.
Scirocco:
E' di SE, proviene da deserto del Sahara ed in origine è secco ed infuocato, attraversando il Mediterraneo però si carica di umidità e nelle regioni settentrionali italiane spira come un vento caldo umido, apportatore di piogge e nebbie. Porta di solito tempo nuvoloso al nord, mare mosso, visibilità scarsa e può durare molto a lungo.
Ostro o Mezzogiorno:
Vento meridionale d'effetto debolissimo. La sua azione è scarsamente sentita nei mari italiani. E' apportatore di piogge e tempeste, il suo nome deriva da auster, nome latino del vento che gli stessi romani chiamavano anche nothus.
Libeccio:
E' il vento di SW che i romani chiamavano africo o ponente remale, spira dalla Libia e venne così chiamatao all'epoca delle Repubbliche marinare. E' generalmente vento di tempesta. Vento di caratteristiche particolari perchè, pur essendo un vento di mare, ha poche caratteristiche di tali venti.
Generalmente nasce molto velocemente sviluppandosi fino a raggiungere una potenza eccezionale, per poi calmarsi con la stessa rapidità con cui è nato. E' il vento che segue le perturbazioni per cui cessato il suo effetto di solito si ha un innalzamento della pressione e conseguente arrivo di tempo buono e cieleo sereno.
Ponente (o Espero):
E' il vento che come dice il nome, spira da Ovest, è un vento tipico che spira nel periodo estivo sulle coste laziali ed è originato dal diverso riscaldamento della terra e del mare. Esso penetra nella terraferma fino a Roma determinando una gradevole frescura, a Roma viene chiamato ponentino. Gli antichi romani lo chiamavano favonio o zefiro. Vento estivo fresco e pomeridiano, la sua influenza è sentita sul Tirreno e sull'Adriatico centro-meridionale.
Maestrale:
E' il vento di NW che i romani chiamavano chorus o circius. Insieme al Libeccio è tipico del Mediterraneo centrale, spira ad una velocità che può superare i 120 Km orari, è asciutto ed è un vento di burrasca, soprattutto sulla Sardegna e sulla Corsica. E' il vento impetuoso che annuncia l'inverno: ha caratteristiche simili alla Tramontana, solo di forza più elevata da cui il nome "maestro dei venti". Porta tempo freddo, asciutto e sereno. Nei mesi invernali, interessa principalmente l'alto Tirreno ed il Mar Ligure, giungendovi dalle vallate del Rodano e da golfo del Leone.