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SARAGO Maggiore. Diplodus sargus - Gruppo Sparidae
Descrizione: Corpo alto e piatto, con dorso molto piu' bombato del ventre. 8 incisiviformi, quadrangolari, più o meno verticali, su ciascuna mascella, seguiti superiormente da 3 - 4 (eccezionalmente 5) file di molariformi, inferiormente da 2 - 3 file. Taglia Massima:45 cm Taglia Minima: 23 cm (Regolamento CE n. 1967/2006) Colorazione: Opercolo bordato da una membrana nera. Striature verticali scure (in genere 9 che possono svanire),su sfondo grigio argenteo. Le striature scompaiono negli adulti (a partire dai 20 ai 25 cm). Macchia nera sul peduncolo caudale in genere arrotondata o a forma di sella, ma non arriva mai al bordo inferiore. Colore essenzialmente argenteo , dorso beige grigiastro. Margine posteriore della coda scuro; pinne pelviche scure con bordo anteriore bianco. Macchia sul peduncolo caudale quasi rotonda Presenza sul peduncolo caudale di una fascia nera che non raggiunge il margine inferiore del peduncolo stesso. Coda grigiastra orlata di nero. Margine dell’ opercolo e ascella delle pettorali neri. Distribuzione: Specie politipica: D. s sargus e D. s. cadenati: dal Golfo di Guascogna al Capo Verde; D. s. lineatus tipico delle Isole del Capo Verde; D. s. capensis: dall’Angola al Sud Africa e nell’Indiano occidentale (Mauritius e Madagascar). E’ specie che viene anche allevata. Atlantico nord orientale fao 27, mediterraneo fao 37, atlantico centro orientale fao 34. Abitudini di vita Vive di preferenza in piccoli gruppi o in sciami su fondi rocciosi, a volte su praterie. Si allontana poco dal fondo e si rifugia nelle cavita' sotto i massi. Valore Commerciale: Specie piuttosto apprezzata e regolarmente presente sui nostri mercati (fra i saraghi sicuramente la specie più pregiata); commercializzata fresca o congelata. Attenti alle frodi: Prodotto prevalentemente di cattura, ma si puo' trovare anche di allevamento (Grecia, Spagna), verificare tracciabilita' su etichetta. Confusioni possibili Con il Sarago pizzuto (Diplodus puntazzo) Cucina: A volte può capitare una carne stopposa. Consumato crudo, filettato, con un pizzico di sale e una goccia d'olio d'oliva extravergine, è buonissimo. |
Antonio Raffone |